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Apuleio
Metamorfosi (l'asino d'oro), IV, 24
 
originale
 
24. His et his similibus blateratis necquicquam dolor sedatur puellae. Quidni? quae inter genua sua deposito capite sine modo flebat. At illi intro vocatae anui praecipiunt adsidens eam blando quantum posset solaretur alloquio, seque ad sectae sueta conferunt. Nec tamen puella quivit ullis aniculae sermonibus ab inceptis fletibus avocari, sed altius eiulans sese et assiduis singultibus illa quatiens mihi etiam lacrimas excussit. Ac sic: "A ego" inquit "misera tali domo tanta familia tam caris vernulis tam sanctis parentibus desolata et infelicis rapinae praeda et mancipium effecta inque isto saxeo carcere et carnificinae laniena serviliter clausa et omnibus deliciis, quis innata atque innutrita sum, privata sub incerta salutis spe et carnificinae laniena inter tot ac tales latrones et horrendum gladiatorum populum vel fletum desinere vel omnino vivere potero? Lamentata sic et animi dolore et faucium tendore et corporis lassitudine iam fatigata marcentes oculos demisit ad soporem.
 
traduzione
 
Ma la fanciulla non si calm? a queste parole n? ad altre simili che le vennero dette. Come poteva in effetti? Se ne stava con la testa fra le ginocchia e piangeva dirottamente. Quelli allora chiamarono la vecchia e le ordinarono di sederle accanto e di dirle parole gentili, per quanto potesse; poi se ne andarono per i loro soliti affari. Ma nemmeno alle parole della vecchia la fanciulla smise di piangere, anzi cominci? a lamentarsi ancora pi? forte e con certi singhiozzi che la scuotevano tutta e che strapparono le lacrime perfino a me: ?Oh, povera me? diceva ?privata di una casa come la mia, di tutti i miei servi, di tutti i miei affezionati domestici, dei miei amati genitori, vittima di un infame rapimento, diventata merce di scambio, chiusa come una schiava in questa prigione fra le rocce, senza pi? nessuno di quegli agi in cui sono nata e cresciuta, con la vita in forse, in questo antro di carnefici, fra tutti questi briganti, in mezzo a una simile razza di assassini. Come faccio a non piangere, come faccio a vivere?? Cos? si lamentava, finch? sfinita dall'angoscia, la gola gonfia, le membra stremate, non chiuse gli occhi stanchi al sonno.
 

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